La segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, sarà a Bari domenica 17 settembre per un confronto con le parti sociali su Pnrr e Autonomia differenziata. Dopo i saluti istituzionali del segretario del PD di Terra di Bari Pino Giulitto e del capogruppo del PD in Consiglio Regionale Filippo Caracciolo, il segretario regionale Domenico De Santis introdurrà la relazione del prof. Gianfranco Viesti.

Saranno due le tavole rotonde, ciascuna delle quali dedicata a uno dei temi oggetto del confronto: quella sul PNRR, moderata da Elvira Tarsitano, presidente del PD di Terra di Bari, vedrà gli interventi dei deputati PD Marco Lacarra e Ubaldo Pagano, di Gianni Ricci di UIL Puglia, della vicepresidente nazionale DEM Loredana Capone, della segretaria generale CGIL Puglia Gigia Bucci, del sindaco di Bari Antonio Decaro e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

La tavola rotonda sull’autonomia differenziata sarà moderata dalla presidente regionale del PD Lia Azzarone e vedrà la partecipazione della vicesegretaria regionale DEM Lucia Parchitelli, del presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, del segretario generale CISL Puglia Antonio Castellucci, del responsabile PD del Mezzogiorno Marco Sarracino, della presidente ANCI Puglia Fiorenza Pascazio e del capogruppo DEM al Senato Francesco Boccia. Le conclusioni saranno affidate alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. «Quelli del PNRR e dell’autonomia differenziata – ha dichiarato Domenico De Santissono due argomenti cari non solo al nostro partito, ma a tutto il nostro territorio, perché incidono radicalmente, nel bene o nel male, sulla nostra regione. Abbiamo deciso di realizzare un evento di tale portata, che vedrà anche la partecipazione delle associazioni datoriali e dei sindacati confederali, perché riteniamo necessario favorire un confronto ampio e trasversale. Non possiamo perdere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che oggi sono a forte rischio a causa degli orientamenti e delle politiche del Governo centrale. Allo stesso tempo non possiamo consentire che, creando una Italia a due velocità, quel Mezzogiorno che a fatica e con tanti sacrifici sta conquistando un rilievo economico e culturale anche superando in alcuni casi i confini nazionali, rimanga o torni a essere periferia dello Stato».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *