Il senso dell’evento a Bari con Elly Schlein può essere racchiuso in questa domanda (non tanto retorica) che Elly ha fatto (e si è fatta) tirando le conclusioni delle due tavole rotonde organizzate dal PD pugliese: “Ma perché vogliono condannare l’Italia a stare indietro?” (ovviamente è rivolta all’attuale Presidente del Consiglio ed al suo Governo).

Il riferimento è ai due temi del convegno: il PNRR e l’Autonomia Differenziata. Ma perché il PNRR e l’Autonomia Differenziata causerebbero lo “stare indietro” dell’Italia? A questa domanda hanno risposto le due tavole rotonde che si sono tenute domenica 17 settembre sui due temi del convegno: un confronto franco e aperto con le parti economiche e sociali definito dalla Segretaria del PD “un metodo da esportare e ripetere in altre parti, perché serve sia alla Puglia, sia all’Italia”. Ed in effetti sarebbe il caso di ripetere più volte queste tavole rotonde, visto che nessuno dei telegiornali (almeno quelli che ho tentato di intercettare) ne fa cenno. Diventa quindi prioritario andare in mezzo alla gente per smascherare lo “scempio” (più volte ed in entrambe le tavole rotonde è stata usata questa parola) che l’attuale Governo sta compiendo con i due strumenti del PNRR e dell’Autonomia differenziata, a scapito dell’intera Nazione e soprattutto delle Regioni del Sud. E perché dunque su questi due punti l’attuale Governo farebbe rimanere l’Italia indietro? Dal convegno è emerso che:

1) il PNRR, che forse è meglio chiamare con il suo vero nome: Next Generation EU (così esprime meglio il suo significato di base di sviluppo per le generazioni future, a cui dobbiamo “restituire” il pianeta a noi oggi solo affidato), nato per programmare non più a pioggia, ma in modo organizzato gli investimenti sul Digitale, sull’Ambiente (è qui che più volte è risuonata la parola “scempio”) e soprattutto per ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, in realtà lo vogliono depotenziare con la modifica di destinazione e/o addirittura di annullamento di ca. 16 miliardi di euro quasi tutti destinati al Mezzogiorno. Ripeto per chi non avesse ben compreso: annullamento o modifiche di destinazione di ca. 16 miliardi di euro quasi tutti destinati al Mezzogiorno. Dei 209 miliardi iniziali il 40% era stata già deciso di destinarlo al Sud, ma Fitto ha rimodulato senza giustificazioni l’intero PNRR a scapito di tutti i Comuni, ma soprattutto a scapito di quelli del Sud. Così verrà meno proprio ciò di cui il Sud ha maggiormente bisogno: politiche di sviluppo su Energia, Agricoltura e piccole/medie imprese e l’Economia della cura (che forse è l’assenza sentita maggiormente). In questo modo non solo le disuguaglianze non verranno ridotte, ma si approfondisce e si aggrava anche lo smantellamento dei diritti universali. Da ciò il grido di dolore del segretario regionale del PD Domenico De Santis che, rivolgendosi da lontano direttamente a Fitto, implora: “Fermati! E ferma questo scempio”.

2) L’Autonomia differenziata, così come è stata impostata, è forse peggio dello scempio in corso col PRNN. L’Italia verrebbe ridotta a pezzi, con regole diverse da Regione a Regione, ognuna delle quali diverrebbe un piccolo Stato dove per esempio un farmaco può essere mutuabile in una Regione e non in un’altra: si disintegra l’unità dello Stato, cosa peraltro che già stiamo vedendo con i testi Invalsi e con l’aspettativa di vita alla nascita diversa da Regione a Regione. E tutto questo senza considerare che in fondo l’Autonomia differenziata è solo un cavallo di Troia che nasconde quello che la Lega da sempre vuole perseguire: la secessione.

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